Il fiume Chang Jiang (in cinese “fiume lungo”) è noto come Yangtze, Fiume Azzurro.

È il più lungo dell’Asia (il terzo per lunghezza al mondo) e rappresenta il fiume più importante della storia, della cultura e dell’economia cinese, nonché la linea di demarcazione fisica e culturale tra il nord e il sud del paese. Ha da sempre costituito la principale arteria di comunicazione tra la costa e l’interno, ospitando una vasta gamma di ecosistemi e habitat naturali di numerose specie a rischio d’estinzione. 

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Affascinato dalla sua storia e storicità, il fotografo Gianluca Micheletti si è imbarcato dal porto di Chongqing sulla nave da crociera Kai Ya, percorrendo il fiume fino a raggiungere la diga delle Tre Gole a Yichang, per scoprire coi propri occhi  e documentare il fiume Chang Jiang.

Gli scatti raccolti hanno dunque la duplice ambizione di trasportare lo spettatore all’interno dell’antico fiume, per scoprirne i significati storicamente importanti, e stimolare una riflessione più contemporanea: la ricchezza e l’impetuosità della natura, contrapposta all’indole umana incline al commercio.

Attraverso le immagini di “Kai Ya, viaggio sul fiume azzurro” la tematica del viaggio non rappresenta dunque solo l’esperienza intimista dell’autore, ma si fa paradigma di due tematiche sociali contemporanee: le opportunità e le minacce dell’intervento umano a discapito della natura, e le differenza tra le identità (appartenenti alla stessa cultura o meno).

 

Così come il fiume ha contribuito allo sviluppo del commercio (e del turismo) asiatico e tale sviluppo ha poi compromesso l’ecosistema del fiume e di chi lo popola - allo stesso modo l’artista si è fatto strada immortalando le diverse identità che attraversano o vivono il fiume, entrando in contatto e "contaminandosi" con i locali.

La mostra “Kai Ya, viaggio sul fiume azzurro”, a cura di Sanni Agostinelli e coprodotta da me è stata selezionata per partecipare alla rassegna Photofestival che si svolge annualmente a Milano tra i mesi di Aprile e Giugno e che mette in mostra tanti fotografi affermati ma anche molti autori emergenti cui è stata data la possibilità di esporre per la prima volta.